Test di resistenza di stampa: di cosa si tratta?

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Il progresso della tecnologia applicata nell’industria di stampa è arrivato fino al punto in cui è possibile realizzare ogni tipo di oggetto, attraverso una stampa in 3D.Negli ultimi tempi, appassionati del settore e addetti ai lavori sanno bene che persino un container e un’abitazione possono essere realizzati con questo metodo.Senza dubbio si tratta di un’innovazione che può svoltare il mercato di diversi comparti industriali, dell’ingegneria biomedica all’edilizia, dalle decorazioni fino a quella editoriale.

I comparti in cui può essere impiegata la tecnologia di stampa in 3D sono davvero i più disparati.Chiaramente, prima di avventurarsi nella realizzazione di oggetti in stampa, c’è bisogno di acquisire una conoscenza molto approfondita in materia di scienze dei materiali.È necessario, infatti, scegliere con attenzione il materiale, in base alla funzione e alla finalità che l’oggetto ottenuto dovrà avere.Tra le informazioni più importanti da conoscere, per ciò che concerne i materiali di stampa, c’è poi il lorocomportamento specifico al verificarsi di particolari condizioni.

Il carico, la trazione, le vibrazioni sono solo alcuni esempi di sollecitazioni esterne a cui sono sottoposti i materiali.Sapere a priori come agiranno e qual è il loro limite di sopportazione, prima che vadano in frantumi, è un elemento essenziale da tenere in considerazione per valutare vantaggi e svantaggi di uno specifico materiale e decidere quale sia il migliore, in base all’uso che deve esserne fatto.

Questo tipo di informazione può essere ricavato facilmente dai test di resistenza di stampa.Si tratta di particolari test che vengono effettuati sui materiali stampati, per capire appunto quale livello di carico possono sopportare sotto trazione.In altre parole, aiuta a comprendere la resistenza di un materiale stampato e individuare il punto di rottura esatto in corrispondenza della relativa forza di trazione.Diverse imprese lo eseguono proprio per testare i materiali stampati e destinati agli usi più disparati.Basta guardare al sito di una delle più interessanti aziende che ne praticano quotidianamente i test sui più disparati materiali, come https://muchcolours.com/, per capire a fondo come funziona.Una breve infarinatura, però, possiamo apprenderla anche in questo articolo.

Come funziona il test di resistenza della stampa

I test di trazione sui materiali stampati sono essenziali e molto richiesti dalle industrie di settore, sia per assicurarsi di rispettare gli standard di sicurezza dei loro prodotti, sia per portare avanti l’attività costante di ricerca e sviluppo sui materiali da poter impiegare.

In linea di massima, per eseguire un test di resistenza di stampa, viene impiegato un campione del materiale prodotto, realizzato sotto forma di osso di cane. Questo, di fatto, si compone di due teste poste all’estremità di un asse sottile che le unisce e su cui verranno poi allacciati i morsetti dei cavi di trazione.Una volta preparato, questo verrà posto all’interno di una macchina dedita alla trazione dei materiali, dotata di bracci in grado di esercitare una forza di trazione via via crescente, fino alla rottura del campione stesso.

L’obiettivo di questo test è appunto quello di conoscere quale sia il punto di carico esatto sotto cui il materiale cede alla pressione e non è più in grado di resistere.

Quello che viene analizzato durante questo test riguarda più che altro l’andamento della curva di sforzo-deformazione, cioè lo sforzo massimo di trazione, l’allungamento del provino, la sua deformazione e, infine, la rottura.Il tutto viene mostrato su un grafico in cui si può leggere l’andamento di questa curva e osservarne, quindi, tutte le informazioni più importanti.

Senza dubbio si tratta di un esame essenziale per la conoscenza dei comportamenti meccanici dei materiali e per la sicurezza dei prodotti realizzati, impiegandoli in una stanza 3D.

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