Dopo molti secoli dall’inizio del suo primo utilizzo, il vino è una bevanda considerata ancora di grande importanza nella società moderna.
Più pregiata e raffinata di molte altre bevande, ad esempio della birra, il vino viene principalmente consumato durante i pasti principali, e il suo colore viene selezionato accuratamente in base ai cibi che accompagna.
Nonostante sia ormai facile da realizzare e reperibile in tutti i supermercati, due enologi hanno pensato bene di dar vita a quello che molti hanno definito un vero e proprio “miracolo”.
Nel Vangelo si racconta, infatti, di come una delle opere incredibili di Cristo sia stata quella di trasformare l’acqua in vino durante le nozze di Cana; ai nostri giorni, però, nonostante le innovative tecnologie ormai diffuse, non sembrava ancora possibile emulare ciò che era stato compiuto da Gesù.
Due enologi, invece, Mardonn Chua e Alec Lee, ci sono riusciti, inventando un processo chimico in grado di trasformare l’acqua in vino. Il risultato è un vino di tipo sintetico ed è realizzabile in soli 15 minuti: per creare la miscela, sono necessari etanolo, alcuni additivi alimentari che possiedono il sapore del vino e naturalmente l’acqua.
Il loro vino è davvero alla portata di tutti, costa meno di un vino tradizionale, non contiene né uva né altri tipi di frutta, e ciò la rende una bevanda perfetta per coloro che risultano allergici a questo vegetale.
Alcuni sommelier hanno assaggiato i vini, sostenendo che siano facili da riconoscere come sintetici e abbiano un gusto che ricorda la plastica. Ma Lee e Chua non si sono fatti scoraggiare, e sono certi che la loro invenzione avrà un grosso successo sul mercato.